BUSSANA

Oggi andiamo in un paese che non esiste. Oggi andiamo in una terra difficile. Una terra stretta fra ripide montagne e un mare spesso crudele che prende molto e poco da’. E ci facciamo accompagnare dal padrone di casa. Musicalmente parlando. Mettete su “Creuza de ma”, e lasciatevi condurre per mano in questo nuovo viaggio… Avevo spesso sentito parlare di questo posto. Un luogo quasi magico, dove passato e presente si fondono insieme. Un pugno di ruderi miracolosamente ancora in piedi. Ruderi tenaci. Come gli abitanti di quelle terre. E’ la storia di un paese, questa, costruito a mezza costa, attaccato al fianco di montagna. Laggiu’ lontano ruggisce il mare. Questo paese venne semi distrutto da un terremoto e abbandonato dagli abitanti superstiti che lo consegnarono cosi all'oblio del tempo. Per molto tempo le case abbandonate vennero invase dalla vegetazione. Le pietre ancora in piedi riarse dal sole cocente per anni. Anni di solitudine. Finche’ un uomo non si innamoro’ del posto. Solo un artista poteva vedere oltre quei ruderi. Oltre l'abbandono. Oltre la polvere della storia. E quell'uomo era proprio un artista. Convinse altri come lui che quel posto era speciale. Li’ avrebbero potuto dare sfogo alle loro fantasie e creare splendide opere d'arte che avrebbero potuto renderli immortali. Cosi’, lentamente, il paese riprese vita. I suoi vicoli tornarono ad animarsi. Le case e i cortili risuonarono ancora di voci e sussurri. La vita e l'arte si fusero insieme e la storia ricomincio’. Un pomeriggio di una calda estate mi ritrovai a passeggiare in questo luogo. In un'atmosfera fuori dal tempo. Tutto mi parlava di vita ma allo stesso tempo anche di morte e abbandono. Le botteghe dei numerosi artisti erano come oasi. Oasi di civilta’ in un luogo dove la civilta’ si era arresa alla forza della natura. Pensavo chissa’ quali sensazioni potesse dare creare qui qualcosa che viene da dentro e si lascia contaminare da questa atmosfera. Ho voluto provare. La macchina ancora una volta all'occhio avido di inquadrature. Sempre alla ricerca di una composizione armonica. I click si susseguono. Ma stravolta quasi sussurrati. Come a chiedere permesso. Per non disturbare l'atmosfera sospesa e rovinare la magia. Una parte di quello che ho visto, di quello che ho sentito lo potete vedere sopra. Buona visione. 
Alla prossima…

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