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Visualizzazione dei post da ottobre, 2019

ERBA

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UN INSETTO

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UNA PIUMA

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UN FIORE

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UN SASSO

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UNA FOTO AL GIORNO - LA NATURA

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Per un po' di giorni ho deciso di dedicare il post alla natura. Ma ho deciso di farlo postando solo ed esclusivamente una foto. Niente storie. Niente parole. Come ho già avuto modo di scrivere questo è un momento delicato per la natura. Non c'è bisogno di aggiungere parole. Solo immagini. Per godere appieno di quello che ci circonda e ricordarci di quanto siamo fortunati noi a poter posare i nostri occhi su tanta bellezza. La mia natura no sarà fatta di paesaggi esotici o scorci mozzafiato. Sarà fatta di piccole cose che tutti i giorni incrociano le nostre strade ma di cui non ci curiamo perché troppo presi dalle nostre piccole vite. Nell'immagine potete vedere in anteprima che cosa ho deciso di postare. Alla prossima...

IL TEA

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Avevo già scritto su questa bevanda. Come si era forse capito una delle mie preferite. Come tale, amo gustarla in tutta tranquillità. Prepararla da me con tutta calma. Scegliere la miscela mentre l'acqua nel bollitore sul fuoco raggiunge la giusta temperatura, ne troppo calda, altrimenti brucerebbe le delicate foglie, ne troppo tiepida che non permetterebbe a tutto l'aroma di spigionarsi. Aspettare il tempo di infusione. Gustare l'attesa, perché anche l'attesa è piacere. Spesso però gli impegni di questa vita fatta di corse, di incastri, di chiacchiere di lavoro e affari con persone che in realtà non conosciamo davvero, mi impediscono di compiere il mio quotidiano rito del tea. Così sono costretto ad andare in un bar e cercare lì di gustare il mio tea quotidiano. Quando questo mi è possibile ovviamente. Il bar è un luogo di chiacchiere, di colazioni veloci ed ancor più veloci pranzi. Un luogo di aperitivi dove socializzare e lasciare almeno una parte delle ten

NON SENSE PHOTO #10 - CEMENTO

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Nuovo appuntamento non sense. Siamo la civiltà del cemento. E' vero, questa è la rubrica del non senso. La foto no dovrebbe avere un senso. E se la guardate bene un senso effettivamente non lo ha. Forse. O forse si. Questo, se ne avete voglia, lascio deciderlo a voi. Poi se vi fa piacere fatemelo sapere che cosa ci avete visto nella foto. Fotograficamente parlando, nell'immagine vedete una macchia nera, sono alberi (questo ve lo dico io), messi su uno sfondo di un qualcosa di indistinto (è una struttura in cemento, fidatevi), no ha molto senso. Volevo però usare questo scatto per una riflessione. Che poi è la frase di apertura di questo post. Siamo la società del cemento. Abbattiamo alberi, devastiamo la natura, consumiamo suolo solo ed esclusivamente per costruire cemento. Abitazioni in serie a forma di grandi scatole tristi e deprimenti che spesso restano vuote perché costano troppo e pochi possono permettersi di acquistarne una. Se riescono è solo a costo d

LA LUNA

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Nell'anno dell'anniversario del primo sbarco sulla luna, anche se in ritardo, poteva mancare una foto del nostro satellite? Certo che no! E' una foto dove la luna è piccina in un angolo, persa in un mare di blu con la punta di un albero sfocata in primo piano. La mia non vuol essere l'ennesimo omaggio a chi coraggiosamente andò lassù. Mi piaceva l'idea di mostrare la luna così come devono averla vista quei coraggiosi prima di andarci lassù. Come una meta, su un cammino ancora lungo. Come una sfida. Verso se stessi e verso quell'ammasso di rocce sterili. Come un sogno che stava per realizzarsi. Alla prossima...

L'URLO DELLA TERRA

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Nel momento in cui scrivo questo post nel mondo, in aree geografiche diverse, la natura subisce ancora una volta l'ignoranza dell'uomo venendo devastata. Incendi di proporzioni enormi divorano senza sosta centinaia, migliaia di alberi insostituibili. I ghiacciai perenni si sciolgono creando nuovi paesaggi e colori là dove eravamo abituati a vedere solo il blu del cielo e il bianco del ghiaccio. Nel momento in cui scrivo questo post ho la fortuna di ritrovarmi circondato da ulivi secolari e per quanto abbiano una bellezza ancestrale data dalla loro età, la mia curiosità è attratta no da questi esemplari rigogliosi e carichi di frutti che presto diventeranno uno dei prodotti che il mondo intero ci invidia, ma da quegli individui più defilati. Quelli con meno frutti. Meno chioma. Quelli con il tronco segnato dalle malattie e dalle intemperie. Quelli piegati dagli anni, con la corteccia aperta in più punti e il tronco esposto ai parassiti. Quelli segnati da lunghe e profo

OGGETTI

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Uno dei soggetti che preferisco fotografare sono gli oggetti. Gli oggetti possono sembrare solo cose più o meno utili di cui amiamo circondarci e per cui spendere, ma in realtà anche gli oggetti possono avere una vita. Un passato, una o più storie da raccontare. Da quanto sono usurati possiamo dedurre l'uso che i passati proprietari ne hanno fatto. Se sono stati tratti bene o meno. Se hanno subito danni e conseguenti riparazioni. Sono proprio loro a raccontarci tutto questo. Noi, dal canto nostro, possiamo, e dobbiamo, solo ascoltare. Prima di essere fotografato, qualunque oggetto, viene prima osservato e ascoltato a lungo. Conoscere la sua storia è utile per rappresentarlo al meglio. E' un po' come fare un ritratto. Se non entri in sintonia con il tuo soggetto molto difficilmente sarai in grado di ritrarlo. Per gli oggetti è lo stesso. Se no sappiamo da dove vengono e qual è stato il loro utilizzo è molto difficile riuscire a realizzare loro un buon ritratto.

FUOCO

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Questa mattina stavo preparando il biberon come al solito e osservando la fiamma del fornello regolata molto alta mi sono fermato un momento ad osservarla affascinato. Quella fiamma, alta sul piano della cucina, inconsistente al tatto, pericolosa da provocare ferite tanto dolorose. Un essere vivo, che respira, consuma, si nutre, freme, si agita nell'aria cercando di fuggire da una prigione che solo lui può vedere. Il fuoco è colore, vita, sicurezza. E' così facile oggi avere il fuoco. Basta girare una manopola. Nemmeno ci rendiamo più conto di quanto sia importante per noi. Senza fuoco non possiamo cuocere gli alimenti. Non possiamo scaldarci. Senza fuoco, in una frazione di secondo, perderemmo secoli di progresso tecnologico. Il fuoco è forse il passo più importante verso la civiltà come la conosciamo noi oggi ed è stato fatto quasi per caso da un nostro antenato migliaia di anni fa. E' davvero strano come un qualcosa di così pericoloso possa essere ormai

IL CESTINO DELLA SPAZZATURA

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Una delle qualità che contraddistingue la nostra moderna e civile società è la capacità di produrre spazzatura. Potessimo venderla diventerebbe uno dei pilastri dell'economia. La criminalità organizzata già da tempo ha capito il valore della spazzatura. Ovviamente al di là di tutti i problemi di raccolta e smaltimento che la spazzatura comporta una cosa no manca mai ovunque si vada. Il cestino dove poterla gettare. E' diventato un elemento onnipresente ma mai avrei pensato di trovarlo anche dinanzi al mare. A vederlo lì ho pensato due cose. La prima riguarda i miei simili. Siamo diventati così pigri e insensibili nei confronti della natura da non essere più in grado di portare via dalla spiaggia i nostri rifiuti per gettarli a casa. Eppure fino ad una decina di anni fa o più nessuno si sarebbe mai sognato di abbandonare i propri rifiuti lì sulla spiaggia dopo averci passato la giornata. Il secondo pensiero che il cestino mi ha suggerito riguarda il mare. Abbiamo sporc