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Visualizzazione dei post da febbraio, 2018

GIORNO #18 LE MIE SCARPE

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Giorno 18. Oggi la lista è più impicciona del solito. Vuole anche sapere che scarpe porto. Come se adesso una persona la si giudica oltre che dal vestito anche dalle scarpe che indossa. Non ho mai dato molto peso alle scarpe. Ho sempre scelto modelli comodi, pratici ed economici. Nulla di troppo vistoso. Le scarpe per me sono un accessorio di poco conto. Servono soltanto per non andare contro la consuetudine della moderna civiltà che ci impedisce di andare in giro scalzi come i nostri antichi cugini delle caverne. In verità è più importante prestare attenzione a dove si mettono i piedi, che non al modello di scarpe che si indossano. In verità ora dovrò avere molta più cura dei miei passi. Sarà necessaria maggior attenzione. Da un anno a questa parte non sono più solo. Per qualche anno, tanti o pochi, chissà...piccoli piedini seguiranno i miei molta da vicino. Questi primi passi all'ombra dei miei saranno quelli che porteranno la proprietaria di quelle piccole scarpe sul giu

GIORNO #17 TECNOLOGIA

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Giorno 17. Oggi la lista diventa tecnologica. Chiede di rappresentare in uno scatto qualcosa che è sotto i nostri occhi tutti i giorno. Qualcosa che usiamo quotidianamente. Anche ora che sto scrivendo queste parole , e anche tu che da qualche parte le stai leggendo stai usando gli ultimi ritrovati della tecnologia. Che siano essi un PC, uno smartphone o qualunque altra cosa, stai usando qualcosa di artificiale. Perché la tecnologia in fondo è questo. Uno strumento artificiale che abbiamo creato per renderci la vita più facile ma che in realtà ci ha resi schiavi. Pensando a come rappresentarla ho deciso di fotografare l'oggetto che negli ultimi anni più rappresenta il concetto di aiuto che la tecnologia ci dà ma che simboleggia allo stesso tempo il nostro esserne schiavi: lo smartphone. Il buon vecchio telefono cellulare che si è evoluto tanto da diventare un qualcosa di indefinibile. Ormai attraverso pochi grammi di plastica e circuiti siamo in grado di fare cose impensabili f

GIORNO #16 UNA BUONA ABITUDINE

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Giorno 16. Le buone abitudini sono le uniche da coltivare nella vita. Sono quelle che danno colore alle nostre giornate. Ma sono anche quei momenti che ci permettono di rilassarci e tirare un po' il fiato. Magari nel bel mezzo di una giornata densa di impegni. La mia buona abitudine è il tè. Sopratutto quando le giornate si accorciano, le foglie cadono e le cime delle montagne si imbiancano. Un buon tè caldo, rigorosamente senza zucchero, latte, limone e aggiunte varie, è la mia buona abitudine pomeridiana. Il tè non è solo una bevanda. E' un universo. Un modo di vedere le cose sotto una luce diversa. Il tè è un rito. Un insieme di gesti, di attese, che preparano l'animo e la bocca al calore e al gusto di quelle piccole foglie raccolte spesso a mano in angoli remoti del nostro pianeta. Il rito del tè è assaporare ogni attimo. Ogni gesto. l'acqua che si scalda. Le foglie in infusione.  L'attesa del passaggio degli aromi dalle foglie all'acqua. Le tazz

GIORNO #15 SILHOUTTE

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Giorno 15. Metà del gioco. Più o meno. La lista vuole una silhouette. Una sagoma nera che si staglia contro uno sfondo uniforme. Cosa di meglio di un albero. Una macchia nera che si spande sulla tela del cielo piatto e incolore... Un solo singolo albero. Nemmeno fotografato tutto. Ho tagliato il tronco. Ho scelto solo di riprendere i rami. Braccia tese verso il nulla che cercano di afferrare qualcosa che solo loro vedono... Alla prossima...

GIORNO #14 OCCHI

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Giorno 14. Il gioco di una foto al giorno vuole degli occhi. E allora perché non dargli gli occhi di un nuovo arrivo? Un occhio aperto, curioso, che osserva il mondo per la prima volta e cerca di capire dove sia finito. Cerca i suoi punti di riferimento. E un occhio chiuso. Mentre riposa. E sogna. Elabora quello che ha osservato prima. Immagina mondi di fantasia. Recupera le forze per un nuovo giorno in un nuovo mondo tutto da scoprire. Alla prossima...

GIORNO #13 QUALCOSA SENZA LA QUALE NON SI PUO' VIVERE

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Giorno 13. E non inizia il giorno senza un buon caffè! Ecco qualcosa alla quale non si può rinunciare. Una buona tazza di caffè. Calda. Fumante. Dal profumo forte che quando ti riattiva nel naso sveglia il cervello di colpo. Una miscela che ti permette di affrontare tutto il giorno sempre carico. Ma come facevano prima che il caffè fosse scoperto? Forse vivevano più lentamente, prendevano la vita meno sul serio. Certo se non hai in circolo questa benzina scura al mattino mica sei arzillo e pimpante. Sei lento, rilassato, vedi le cose sotto una prospettiva diversa. La giornata non diventa una corsa ai 100 metri, ma piuttosto una maratona. Il tuo obbiettivo non è fare quante più cose è possibile, no. Il tuo obiettivo diventa vivere la giornata, conoscere persone, storie, star bene con te stesso. E con il resto del mondo. Il caffè al quale non possiamo più rinunciare ci rende nervosi, iperattivi. Sembriamo tante macchine lanciate a folle velocità sul circuito della vita. Diventa u

GIORNO #12 TRAMONTO

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Giorno 12. Dai, questa è facile. Un tramonto. Vuoi che non abbia un tramonto nel mio archivio? E proprio qui sta il difficile. Di tramonti ne ho quanti ne voglio. Ma quanti raccontano qualcosa. Quanti parlano del momento in cui l'ho fermato per sempre in un ammasso di bit, zeri e uno, cercando di raccontare cosa mi passasse per la testa... Beh...la verità è che ogni tramonto parla. Racconta cose diverse.  Diverso era il luogo. Diverso quello che passava per la testa. Diverso era il motivo per cui quel luogo era stato scelto e proprio a quell'ora. Non ci sono due tramonti uguali. Anche se rappresentano il sole che va a dormire. Alla prossima...

GIORNO #11 QUALCOSA DI BLU

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Giorno 11. Quel qualcosa di blu non poteva essere che il mare. Anche se ho un rapporto strano con il mare. In realtà nasco montanaro. Nel senso che ho sempre apprezzato di più la montagna. Il mare mi attirava poco. Poi un giorno qualcosa cambia. Guardo il mare e mi strega. Come un sortilegio. Non riesco a smettere di fissare quel blu intenso. Non riesco a smettere di ascoltare il suono della risacca. Le onde, sempre quelle, sempre uguali, che s’infrangono sugli scogli ruggendo con tutta la loro forza quasi mi parlano. Di posti lontani. Di avventure. Di vite vissute in cerca di qualcosa. Da quel giorno il mare mi affascina. Gli faccio spesso visita. Non nei mesi estivi dove il brusio della folla soffoca la sua voce. Ma d'inverno. Quando è da solo. Sugli scogli. E ha voglia di raccontare. Mi metto lì e ascolto...incantato dalla sua voce. Il mare, come scrisse qualcuno l'azzurro capovolto che riflette il cielo. Ecco. Mettete su questo pezzo. E ascoltate il mar

GIORNO #9 QUALCUNO DA AMARE

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Giorno 9. Qui di parole ne servono poche. Nella vita abbiamo bisogno di una cosa sola. Qualcuno da amare. Denaro, carriera, potere...tutte cose superflue. Conta solo avere qualcuno da amare. Alla prossima...

GIORNO #10 RICORDO D'INFANZIA

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Giorno 10. E siamo già ad un terzo dell'avventura. Oggi mi chiedono di rappresentare un ricordo della mia infanzia. Ce ne sono tanti. Gli amici, la scuola, la scoperta del mondo... Alla fine ho tirato fuori dal pozzo dei ricordi alcuni giochi compagni inseparabili di mille avventure nate dalla fantasia di un bambino. Il primo ricordo è legato ai pupazzi. Prima di tutto la scimmia. E' sempre stata con me da quando ho memoria. Non ricordo il giorno che mi fu regalata. E' come se fossimo nati insieme. E insieme ne abbiamo viste tante. Notti insonni popolate dai primi incubi, giornate interminabili sempre uguali passate nel letto di un ospedale...A quanto dicono aveva due occhi e un giornale. Del giornale non ho memoria...l'occhio invece...era buono! Povero pupazzo...ne ha viste davvero tante...ora riposa sul comodino della mia vecchia camera. Un posto d'onore. In attesa di strappare un sorriso anche alla piccola C. Gli altri due pupazzi sono legati al periodo n

GIORNO #8 ROUTINE

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Giorno 8. La routine...Quella cosa che lentamente ti spegne. Quei gesti tutti uguali fatti tutti i giorni. Quel grigiore cui virano le nostre vite quando imbocchiamo binari dritti e sicuri. Viviamo seguendo un copione già scritto. In una gabbia che ci siamo auto costruiti. Non lasciamo spazio a nulla che non sia già stato programmato. La foto di oggi è una non-foto. E' un'immagine che rappresenta un colore. Che a sua volta rappresenta quello che è la routine per me. Il grigio. Neutro. Ne bianco. Ne nero. Piatto. Senza sfumature. Alla prossima...