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Visualizzazione dei post da settembre, 2022

VERSO L’INFINITO E OLTRE

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  Post numero 200! Altro traguardo per il blog che non è stato abbandonato per sempre a se stesso e alle pieghe del web. Un post speciale meritava una storia speciale. Quindi quale storia migliore se non quella di C. che avevamo lasciato con le sue scarpine ad esplorare timidamente il mondo ( https://storiedifoto.blogspot.com/2016/08/c-c-e-una-bimba_10.html ) e ora ritroviamo con uno zaino in spalla, ben più grande di lei pronta ad affrontare a testa alta un importante passo della sua vita: la scuola. Passo importante per lei ma anche per noi che abbiamo il dovere di seguirla, indirizzarla, proteggerla, per quanto possibile, e vederla pian piano andare fiera sulle sue gambe verso la strada che sceglierà di percorrere. Scuola che vedrà anche noi sui banchi per incoraggiarla, consolarla, asciugare le prime lacrimucce di delusione, gioire insieme a lei per i primi risultati ottenuti. La scuola non è solo per i figli, è anche per i genitori, e non è semplicemente accompagnarli alla por

NON SENSE PHOTO #17 - PIEDI

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  Ci tengono dritti e ci portano a spasso. Ci fanno sentire in imbarazzo. Li nascondiamo nelle scarpe. Più o meno comode che siano. Li scaldiamo nei calzettoni di lana della nonna e sotto una montagna di coperte in inverno quando fa freddo. Li seppelliamo nella sabbia sulla spiaggia d’estate. Li maltrattiamo con tacchi vertiginosi per sentirci alte e fighe salvo poi lamentarci del dolore e tirare quelle maledette scarpe in un angolo. A casa poi li anneghiamo per ore in acqua e Sali profumati. Li cospargiamo ci creme e li abbelliamo con smalti colorati, cavigliere e altri amenicoli vari. Li usiamo per sentire la carezza dell’erba, la forza di un sasso o il freddo e dolce abbraccio dell’acqua. Nelle culture orientali sono le terminazioni dei nostri organi e opportunamente stimolati, nei punti giusti, possono liberare energia positiva. Li usiamo con violenza per tirare calci. Magari corazzati con pesanti scarponi. Ci giochiamo, a calcio per esempio, o in altri modi di

RADICI

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  Quella parte della pianta che le permette di restare in piedi. Ancorata al terreno. Quella parte che nutre la pianta, la disseta, le fornisce cibo; e le permette di innalzarsi alta e forte verso il cielo. Verso la luce. Queste sono le radici. E lo sono anche per noi. Una parte di noi stessi che ci tiene ancorati al nostro passato. Una parte del nostro essere che tutti i giorni ci ricorda chi siamo e da dove veniamo. Una parte di noi che dobbiamo imparare a conoscere e superare. Come le radici delle piante danno nutrimento alla pianta stessa per crescere in altezza, così noi dobbiamo imparare dalle nostre radici, nutrirci della forza che ci infondono e usare questo nutrimento andare avanti verso il nostro futuro e crescere Spesso lasciamo che le nostre radici, il nostro passato ci tenga fermi e immobili dove siamo. Non diventiamo statue viventi. Ricordiamo chi siamo per andare dove desideriamo essere. Alla prossima…

INFRAROSSO

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L’infrarosso è uno sguardo nel mondo dell’invisibile. Il nostro occhio può vedere solo una parte della luce che ci arriva dalla nostra stella. Gran parte di essa per noi rimane invisibile; ma se potessimo improvvisamente riuscire a vedere in quel mondo, cosa vedremmo? Altri colori, altre ombre. Forme a noi note che non riconosceremmo. Paesaggi familiari diventerebbero mondi alieni. Noi di colpo saremmo trasformati in novelli esploratori. Alla prossima...

TEMPO

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Tempo che sfugge veloce dalle nostre mani. Tempo che manca per finire quello che stiamo facendo. Tempo che non passa mai. Tempo che usiamo male. Tempo che sprechiamo. Tempo che scandisce le nostre vite. Tempo a cui abbiamo dato le chiavi della nostra esistenza. Tempo che abbiamo creato e reso nostro padrone. Tempo di cui non ci libereremo mai. Amuleti del tempo che abbiamo costruito e che portiamo indosso come rappresentazione di uno status che in realtà sono catene che ci vincolano, che ci trattengono. Catene strette alle nostre libertà. Catene che noi stessi indossiamo volontariamente e che ora hanno preso il controllo sulle nostre esistenze. Tempo che ci inchioda a quei numeri e lancette che scorrono veloci e ci ricordano che di tempo ne abbiamo sempre meno e che la scadenza si avvicina sempre di più. Tempo che mette ansia. Ansia che fa scorrere veloce il tempo. La scadenza si avvicina. Cosa ho realizzato? Perchè il tempo è un altro di quei carcerieri che abb

ITINERARI LETTERARI #1

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  Torino è una città dai mille volti. Passeggi per le sue vie e puoi passare attraverso mille suggestioni, mille passaggi. Storia che sta nei libri di scuola ma anche storie piccole che nei libri no trovano posto e le trovi scritte sulla pietra di qualche lapide, sui muri di qualche palazzo. Vie, palazzi, persone che sono passati tutti da questa città e hanno lasciato un segno e che scopi per la prima volta o ritrovi in un libro. Magari un libro letto a scuola, obbligato dalla maestra, e che all’epoca nemmeno ti piacque. Proprio perchè imposto. Oggi abbiamo l’abitudine di andare di fretta. Corriamo d auna parte all’altra, ci affanniamo a cercare di completare tutti gli impegni della giornata dimenticandoci di quello che abbiamo intorno. Passiamo per le nostre città senza nemmeno accorgerci di quello che ci circonda. Non importa se siamo ragazzi, adolescenti, manager in carriera o operai in una catena di montaggio. Siamo diventati ignari del mondo che ci ospita. Ignari e ignoranti d

NON SENSE PHOTO #16 - LA GOMMA DA MASTICARE

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  Credo che ognuno di noi nella vita abbia assaggiato almeno una volta la gomma da masticare. Nella regione in cui vivo conosciuta anche come "cicca". Dai gusti più vari e dai colori ancora più assortiti (meglio non sapere con assoluta precisione come e con che cosa erano e sono tutt'ora ottenuti quei colori) la gomma da masticare era un passatempo pomeridiano di quando ero molto, molto giovane. Oggi troviamo in commercio gomme salutari, gomme che pretendono di sostituire lo spazzolino da denti, gomme dai gusti naturali. Quando ero solo un ragazzino esistevano solo gomme buone, colorate e piene di zuccheri. Ipercaloriche insomma. Ma tutti quegli zuccheri non erano un problema. Ognuno di noi aveva una linea da far invidia al miglior fotomodello del momento. Passando praticamente tutti i giorni a correre dietro a un pallone e stando costantemente all'aria aperta estate ed inverno nessuno di noi ha mai sofferto di problemi di peso. Quando ero ragazzino però esistevan

NON SENSE PHOTO #15 – ATOLLI

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  La pausa estiva è finita e il blog ritorna con una nuova foto dal progetto NON SENSE. Quante volte appoggiando un bicchiere sul tavolo questo ha lasciato la sua bella impronta circolare? Sempre direi. Potrebbe essere una nuova Legge di Murphy. O forse esiste già. Devo andare a controllare. Tutte le volte che poggiamo un bicchiere su un tavolo questo lascia la sua impronta d’acqua. Postulato inconfutabile. O quasi. Bhe, veritiera o meno questa affermazione, faceva così caldo che volevo un bicchiere d’acqua. Lo prendo dallo scolapiatti sopr ail lavello, lo riempio di prezioso liquido fresco, mando giù e appoggio il bicchier esul tavolo. E questo lascia subito la sua brava impronta circolare. Non completa. Solo parziale. Allora la mente vaga e arriva agli atolli della polinesia E propio come un piccolo atollo con la sua lagina interna sperduto in un mare cristallino quell’imprinta di bicchiere si perde nell’immensità dle tavolo. Un piccolo atollo d’acqua su una superficie di legno