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Visualizzazione dei post da luglio, 2019

SILENZIO

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Non ci sono parole. Non esistono parole. Non servono parole. Solo ricordare. Per non dover essere noi a raccontare la storia questa volta. Alla prossima...

LA FAVOLA DELL'UCCELLINO

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    Oggi vi racconto una storia. Una favola. Con una morale. LA FAVOLA DELL'UCCELLINO NELLA MERDA Un uccellino stava migrando a sud per l’inverno. Faceva freddo, l’uccellino si sentì male, e cadde a terra in un campo. Mentre giaceva a terra, una mucca si avvicinò e lo ricoprì di sterco. L’uccellino, infreddolito, capì che lo sterco lo manteneva al caldo, e cominciò a sentirsi meglio! Tutto ringalluzzito e contento, cominciò a cinguettare per la gioia. Un gatto di passaggio udì il canto dell’uccellino, e andò a curiosare. Il gatto trovò l’uccellino ricoperto di sterco e subito lo trasse fuori, lo ripulì, e se lo mangiò! Morale della favola?: Non tutti quelli che ti coprono di merda sono tuoi nemici. Non tutti quelli che ti tirano fuori dalla merda sono tuoi amici. Quando sei nella merda, stai zitto! Non ho idea di chi abbia inventato questa favola ma mi è sempre piaciuta e la trovo quantomeno interessante come spunto di

IN TRENO

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Abituati come siamo ad avere la nostra automobile sempre a disposizione per viaggi più o meno lunghi a volte ci dimentichiamo che esistono anche i treni. Il bello di un treno è che puoi sederti, rilassarti e goderti il viaggio. Luogo o breve che sia. Di piacere o di lavoro non importa. Puoi leggere un libro, ascoltare un po' di musi, distrarti insomma. Tutte cose che l'automobile non ti permette di fare. In treno puoi anche tornare un po' bambino. Puoi metterti attaccato al finestrino e guardare il mondo là fuori che corre via veloce. Anche se in realtà sei tu che stai correndo via veloce e il mondo è fermo e ti guarda fuggire via. Ma è bello pensare che sia il contrario. Quando viaggio in treno mi viene sempre in mente un fotografo in particolare. Paul Fusco. E un servizio che fece proprio seduto su un treno, un treno particolare. Il treno che portava il Presidente Kennedy nel suo ultimo viaggio e diede la possibilità a migliaia di persone di poter salutare u

IL MONDO E’ A COLORI O IN BIANCO E NERO?

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Eccoci ad un nuovo appuntamento. L’altro giorno, con i ragazzi del gruppo fotografico che abbiamo creato, fra una birra e un bicchiere di vino (come nella famosa canzone) stavamo chiacchierando di colore e bianco e nero. I due grandi partiti della fotografia. Il colore con le sue sfumature, i suoi toni ora pastello, ora più pop up, contro la bellezza eterea del bianco e nero. Capace di trasmettere gioia, paura, terrore, commozione al solo variare di un contrasto, o di un tono di grigio. Alla fine è venuta fuori una domanda, forse un po’ azzardata. Forse un po’ pazza. Ma il mondo è a colori o in bianco e nero? Che domanda stupida direte voi. Il mondo è a colori. Ed è innegabile. In realtà non è proprio così. Dal punto di vista puramente fisico il mondo è in bianco e nero. E’ il nostro cervello che rielabora le immagini che gli arrivano facendocele vedere “a colori”. E qui sorge un’altra domanda. Ma di che colore? Rimanendo sempre nell’ambito fisico gli oggetti che vediamo, sono di

CON IL NASO ALL'INGIU' V.2.0

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Per la seconda volta torniamo a raccontare cosa abbiamo sotto i piedi.  Testa bassa e camminare. Gesto scontato oramai, camminare. Camminiamo per le strade delle nostre città senza mai osservarle sul serio. Passiamo fra marciapiedi, palazzi, cassonetti della spazzatura, alberi, semafori e altri "oggetti" che per noi sono ormai sono ostacoli. Con la testa persa fra i nostri pensieri e gli occhi incollati all'immancabile schermo dello smartphone. Attraversiamo quotidianamente un mondo senza renderci conto della sua esistenza. I nostri piedi si muovono veloci ed indifferenti calpestando di tutto. Un tutto fatto di oggetti dimenticati, più spesso gettati volontariamente. Oggetti prodotti dalla nostra società a cui non prestiamo la minima attenzione. Viene da chiedersi, allora, perché li abbiamo prodotti. Realizzare un qualcosa costa tempo e denaro, e già questo dovrebbe bastare per dare a quell'oggetto la giusta considerazione. La nostra società è diventata un così gran

SI RIPARTE!

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E si. Eccomi ancora qui. Dopo un lungo, lunghissimo silenzio ricomincio a raccontare qualche storia. Forse per poco, forse per un tempo un po' più lungo. Chissà. Come al solito dipende sempre dal fatto che si abbia qualcosa da dire oppure no. Parlare senza avere nulla da dire diventa noioso , anche se ultimamente sembra diventato lo sport preferito di molti. Detto questo vi lascio con un'altra novità. Il blog ha anche un logo ora. Lo potete vedere allegato a queste poche righe...Stay tuned... Alla prossima...