MOON,
LA LUNA. E KEITH
Nuova foto. Oggi una foto foto. E un bianco e nero. Tanto per
cambiare. Non una finzione, una grafic art, nata per gioco, come nel post di
ieri. Questa e’ una foto reale. Immaginata, vista e realizzata. Ma non solo.
Come tutte le foto qui, e’ anche una storia. Ma e’ anche una suggestione. Un
filo che lega pensieri ed emozioni. Mettetevi comodi e, se potete, ma vi
consiglio di farlo, mettete in cuffia il Keith del titolo; che di cognome fa
proprio Moon. Luna. Perche’ ascoltarlo ti fa andare proprio sulla Luna. E
perche’ la sua musica ha contribuito a realizzare la foto.
Durante il mio solito vagare su e giu’ per i monti, una mattina molto presto,
in auto cercavo di raggiungere una delle mie zone di vagabondaggio preferite.
Un luogo che non e’ ancora montagna vera e propria, ma allo stesso tempo non e’
piu’ pianura. Un luogo sospeso fra due realta’. Bagnato dalle acque calme di
tanti laghi resti di un vecchio amico ghiacciato…
In auto lo stereo al massimo suonava proprio il nostro Keith con tutto il suo
gruppo al completo. Gli WHO. Musicisti come non ne fanno piu’. Una scossa di
adrenalina pura. Una scarica di energia pura. Una forza della natura
inarrestabile che vi assicuro, quella mattina, contrastava nettamente con la
serenita’ del paesaggio. E proprio mentre risuonava nelle casse un' assolo di
batteria indemoniato e in testa mi immaginavo Moon intento a picchiare sui
tamburi e sui piatti senza risparmio, davanti agli occhi vedo quella splendida
luna sopra le vette innevate a farle da cornice. Sembrava quasi che anche lei
stesse li ad ascoltare il suo omonimo. L'ora era tarda per la Luna. Ma non
voleva andarsene. Almeno fin tanto che il pezzo non finiva. E cosi’ accosto.
Monto la mia attrezzatura. Cavalletto, macchina, filtri. Occhio nel mirino.
Orecchio allo stereo. E…click…la musica si dissolve. Restiamo ancora un momento
li’. La Luna ed io. Come ad assaporare ancora quella magia che riempiva l'aria.
Poi lei svanisce. Io smonto tutto e risalgo in auto. Via. Verso nuove storie.
Verso nuove immagini. Grazie Keith per le splendide emozioni. Invidio un po’ la
Luna. Da lassu’ puo’ sentire i tuoi assoli quando vuole…qui possiamo solo
ricordarti…
Alla prossima…
P.S. spulciate la discografia degli WHO. O quella
del vostro musicista preferito. Sceglie il vostro pezzo. Quello che vi prende e
vi proietta a mille in un altra dimensione. Non soffocate le vostre emozioni.
Sono quello che vi rende vivi. Siete voi. Senza la maschera che siete costretti
a portate tutti i giorni…
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