STORIE DI VARIO TIPO
Non una foto sola oggi. Non una storia sola oggi. Diverse foto. Diverse storie. Raccontate da oggetti che abbiamo sotto il naso tutti i giorni. Oggetti talmente familiari che ormai non ci facciamo più caso. Eppure anche loro raccontano qualcosa.
Stralci di vita quotidiana. Angoli delle nostre città, delle nostre vite a cui non diamo attenzione. Un bicchiere abbandonato, un palloncino sgonfio, una vecchia insegna. O ancora una finestra chiusa, un bagno pubblico. I cubetti di porfido che lastricano le nostre strade. Un telefono. Tutti loro hanno una storia. Tutti loro sono testimoni di qualcosa. Tutti loro ci raccontano qualcosa…
Il bicchiere abbandonato che racconta di una festa finita. Racconta di balli di risate e di scherzi. Racconta di vino bevuto fino allo stordimento. Racconta di allegria…
Una finestra chiusa sussurra, per non disturbare. Di una storia di solitudine. Di una casa vuota. Buia. Dove la luce filtra a fatica…
I cubetti di porfido raccontano di duro lavoro sotto il sole cocente. Raccontano di un lavoro duro ma dignitoso che permette a qualcuno di portare orgogliosamente il pane a casa e mandare i propri figli a scuola…
Il bagno pubblico racconta di cose che è meglio non dire…ma se solo potesse parlare quante cose avrebbe da raccontare!
Un cartello segnala che chi è meno fortunato di noi può parcheggiare. Per andare da un medico. L'ennesimo. Con il cuore gonfio di speranza per una buona notizia che forse mai arriverà…
Un palloncino sgonfio e bucato racconta del bimbo che l'ha lasciato libero di volare alto nel cielo. E con il suo sguardo sognante ha immaginato di essere lassù e delle cose che di lassù poteva vedere…
Una striscia bianca sulla strada racconta delle vetture che sfrecciano veloci su quel nastro di asfalto. Qualcuno è fortunato. Qualcun altro meno. E nel caso peggiore si ritroverà a parcheggiare l'auto vicino al cartello di prima. E ad aspettare una buona notizia che mai arriverà…
Tre pietre su un muro parlano dei cani che passano di lì. E dei loro padroni ignoranti che non puliscono mai…dimenticando che quelle pietre sono sotto una finestra, magari chiusa, che sussurra della solitudine di chi quella casa la abita ancora…
Un'insegna gialla parla di lettere inviate e ricevute. Di risposte attese e mai scritte…
Un vecchio telefono pubblico…quanto avrebbe da raccontare. Quante telefonate passate attraverso i suoi fili. Amici che organizzano la serata. Fidanzati che si danno la buona notte. Mariti che informano le mogli che faranno tardi per una cena di lavoro. Consumata fra le lenzuola ingiallite di una camera pagata ad ore…
Una crepa in un muro. Racconta di un edifico stanco. Maltrattato. Abbandonato. Che potrebbe ancora ospitare vita e risate di bambini. Che lasciano liberi palloncini colorati. E che sognano con i loro occhioni innocenti di volare lassù con loro…
Quante storie intorno a noi.
Alla prossima…


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