IL BICCHIERE DI PLASTICA

Un'altra immagine NON SENSE. Un bicchiere di plastica. Abbandonato su un anonimo muretto vicino ad un vaso. Questa in particolare è stata una delle prime immagini che ha dato vita all'idea del NON SENSE.

Che senso ha fotografare un bicchiere di plastica usato, sporco e abbandonato, privo di qualsivoglia significato? Così di primo acchito è un soggetto banale. Oltretutto il bicchiere di plastica si porta dietro un concetto di utilità transitoria e temporanea per come è stato concepito. E' un umile oggetto do plastica. Costa poco. Vale poco. Viene utilizzato per poco. Giusto il tempo di bere un sorso di acqua o di vino. Ad una festa, in compagnia. Poi viene gettato via con noncuranza. Senza farci caso. Gettato in un sacco nero che andrà ad aumentare la quantità di plastica che il nostro pianeta non riuscirà a smaltire. Perché la plastica non è biodegradabile. Un piccolo bicchiere che diventerà la cima di un enorme cumulo di spazzatura in una discarica a lato di una delle nostre autostrade o di un città magari.

Un oggetto utile solo transitoriamente, abbandonato da qualcuno che non ha nemmeno avuto voglia di cercare un cassonetto dei rifiuti per gettarlo ma lo ha abbandonato lì, nel primo luogo a lui vicino e un secondo dopo se ne è dimenticato.

Un oggetto che allo stesso tempo ha vissuto, se pur brevemente, una storia e che potrebbe raccontarcela. Una festa, un compleanno, una cena o un pranzo fra persone che magari non si vedevano da molto tempo. Oppure abituate a vedersi spesso e a organizzare cene o pranzi suntuosi per raccogliersi insieme e insieme sentirsi meno sole, illudendo la solitudine con l'effimera compagnia di qualche ora, prima di ritirarsi nelle loro fredde e solitarie case.

Non sapremo mai della storia di questo bicchiere di carta. E no sapremo mai se ha un senso o meno dedicare una frazione del nostro tempo ad osservarlo e addirittura fotografarlo e preservare così la sua immagine prima che un volenteroso spazzino lo prenda per gettarlo nel suo sacco nero e consegnarlo definitivamente all'oblio. O meglio, alla coscienza ambientalista del nostro mondo.

Alla prossima...


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