IL PONTE #2

E' strano come ci siano luoghi delle nostre città che attraversiamo tutti i giorni, che vediamo tutti i giorni, che ora ci sembrano ordinari ma che in passato rivestivano un particolare interesse.Non per tutti, magari solo per alcuni. Solo per pochi questi ruoli diventavano un'ossessione. Una ragione di vita o di morte.

E' il caso di questo anonimo ponte su un qualsiasi fiume costruito in una qualsiasi città. n ponte magari anche bruttino per la maggior parte di noi. Tanto ferro, un paio di mani di vernice, tanti bulloni. Un comodo passaggio sopra un fiume per un qualsiasi treno con a bordo tante persone distratte. Non lo vedono nemmeno il nostro ponte. Sono così concentrate sulle loro vite. Così impegnate ad affondare il naso nei loro smartphone. Probabilmente alcune di queste persone non sarebbero nemmeno qui se la storia attorno a questo anonimo ponte fosse andata diversamente. Non lo sapremo mia.

La storia, quella con la S maiuscola ha molti bivi, molte storie mai vissute di cui non sapremo mai. Fortunatamente è così, per alcuni di essi.

Se fossimo in una storia di fantascienza con universi paralleli e altre dimensioni il nostro ponte sarebbe uno di questi bivi. Un ponte che unisce storie diverse. Una avveratasi. Altre no.
Un tempo nemmeno troppo lontano quel ponte era nei pensieri di molte persone. Dava pensieri a molte persone. Per ragioni diverse. Persone che avevano idee diverse e divise di colore diverso. Alcuni volevano che rimanesse lì. Per altri era necessario abbatterlo a qualunque costo. Anche pagando un costo salato. Altri ancora, d'accordo con il secondo gruppo, preferivano invece demolirlo pagando un prezzo minore. Sempre se fossimo in una storia di fantascienza qui ci sarebbe il famoso bivio. Tre protagonisti diversi, tre storie diverse. Solo una si può verificare.

Fortunatamente la storia, quella con la S maiuscola scelse l'ultimo protagonista; così una vigilia di Natale in cui c'era davvero poco da festeggiare pochi uomini rischiarono tutto per far in modo che la Storia prendesse la strada giusta. La strada che portò a fare la cosa giusta pagando il minor prezzo possibile. Demolirono quel ponte. Ma non lo fecero per loro stessi. Lo fecero affinchè oggi quei distratti passeggeri del treno possano tranquillamente affondare il loro naso negli smartphone senza preoccuparsi di nulla. Lo fecero per la loro città. Una città fatta di persone, di amici, di perfetti sconosciuti prima ancora che di case e strade. perchè se la storia avesse preso un'altra strada prima di quella vigilia di Natale no sarebbe più esistita una città in cui festeggiare un pur triste Natale.
E' proprio strano come un ponte, un'oggetto, anche bruttino, diventi il centro della Storia. Anche se per un breve periodo. Ed è strano di come pochi, facendo la scelta giusta abbiano costretto la Storia a prendere la strada giusta. Giusta per noi oggi che la Storia la conosciamo tutta. Allora si trattava solo di un azzardo.

Tutto quello che ci circonda nasconde una storia. E un bivio allo stesso tempo. Una scelta piuttosto che un'altra possono fare la differenza. Forse non subito, ma a distanza di tempo sicuramente. Siamo diventati troppo distratti per poterci accorgere di quello che abbiamo intorno davanti agli occhi tutti i giorni.

Alla prossima...

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