Alcune settimane fa ricevetti un invito per un evento. Si trattava di un incontro fra collezionisti di un oggetto molto particolare e ricco di fascino: la penna. Ma non la solita penna biro. Stilografiche. Alcune di grande valore. Quasi tutte del secolo scorso. Non so nulla sull'argomento. Non conosco il valore di questi oggetti. Ne tanto meno le loro proprietà di scrittura. Perché ogni penna scrive in modo diverso. Questa è una delle cose che ho imparato vivendo alcune ore nel mondo delle penne da collezione.
La location non poteva essere migliore. Due sale di un antico palazzo. Proprio in centro. Due stanze affollate di libri, vecchi volumi ancora vergati a mano. Una luce calda e avvolgente ti accoglieva proprio sulla porta. Mi aspettavo...sinceramente, da ignorante del settore, non sapevo cosa aspettarmi. Mi sono ritrovato catapultato in un mondo nuovo, affascinante, quasi d'altri tempi. Un ambiente fatto di persone competenti e orgogliose dei loro pezzi, raccolt...
Uno dei tanti progetti che ho avviato in questo periodo di silenzio l'ho chiamato NON SENSE. Come ho sempre sostenuto le fotografie raccontano. O meglio, le fotografie dovrebbero raccontare. Storie, soprattutto. Di quello che rappresentano, di chi le ha realizzate. Delle emozioni che suscitano. In fondo possiamo dire che questo è un po' uno degli scopi, se non lo scopo della fotografia. In questo progetto invece ho provato a fotografare cose apparentemente senza senso. Oggetti, situazioni, strade, edifici, ripresi in maniera che possano sembrare scene anonime. Prive di significato. In realtà se le ho viste probabilmente qualcosa in me è scattato che mi ha detto di fare click e fermare il momento. Riguardandole dopo però, spesso mi sono chiesto il perché abbia fatto quello scatto. Ecco forse sta tutto qui il senso di questo progetto. Capire che cosa quel momento rappresentato lo rende degno di essere fermato da una manciata di pixel. Più o meno frequentemente dedicherò un ...
Eccoci ad un nuovo appuntamento. L’altro giorno, con i ragazzi del gruppo fotografico che abbiamo creato, fra una birra e un bicchiere di vino (come nella famosa canzone) stavamo chiacchierando di colore e bianco e nero. I due grandi partiti della fotografia. Il colore con le sue sfumature, i suoi toni ora pastello, ora più pop up, contro la bellezza eterea del bianco e nero. Capace di trasmettere gioia, paura, terrore, commozione al solo variare di un contrasto, o di un tono di grigio. Alla fine è venuta fuori una domanda, forse un po’ azzardata. Forse un po’ pazza. Ma il mondo è a colori o in bianco e nero? Che domanda stupida direte voi. Il mondo è a colori. Ed è innegabile. In realtà non è proprio così. Dal punto di vista puramente fisico il mondo è in bianco e nero. E’ il nostro cervello che rielabora le immagini che gli arrivano facendocele vedere “a colori”. E qui sorge un’altra domanda. Ma di che colore? Rimanendo sempre nell’ambito fisico gli oggetti che vediamo, sono di...
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