VIAGGIO - BUIO - LUOGHI
Viaggio.
Senza il, senza se, senza
ma. Viaggiare. Con una meta. Viaggiare senza un luogo a cui arrivare. Viaggiare
per scoprire luoghi o se stessi. Mettersi in movimento. Fare su quattro cose e
andare. Senza stare a pensarci troppo.
Buio.
Notte. Ombre scure dove
nulla vedi. Nulla distingui. Poi luci. Perché senza luce non può esserci buio.
Luci colorate. Gialle. Rosse. Luci bianche. Linee. Punti, accecanti come fari.
Appena distinguibili come le stelle in un cielo dominato da un a luna enorme.
Bianca e prepotente. Luci naturali. Luci artificiali. Buio che è solo buio.
Fatto di ombre. Fatto di nero. Appiccicoso, caldo, afoso. Che ti resta addosso
e non va via.
Luoghi.
Oasi di luce in un
deserto di buio. Ripari per viandanti. Non luoghi. Non ripari per viaggiatori
veloci senza una meta. Senza un perché. Miraggi di luci e ombre ai margini di
un nastro nero. Odori forti. Cattivi. Nauseanti. Ripari di fortuna per moderni
caravanserragli sfortunati. Oggetti lontani che sfrecciano veloci. Ti chi lui
abita. Se qualcuno li abita.
Poi a est il cielo si
rischiara. Si tinge di rosso. Una sfera calda e luminosa fa capolino
dall'orizzonte e il viaggio finisce. La luce diventa calda e avvolgente. I
luoghi scompaiono, tutto torna ad essere familiare. Il viaggio è finito. Si è
arrivati ad una meta. Una casa. Uno stato d'animo. Una consapevolezza.
Questo viaggio è finito.
Presto ne comincerà un altro.
Alla prossima...
P.S. Questo voleva essere
un modo fuori dagli schemi per raccontare il viaggio delle vacanze. Come detto
in un vecchio post noi spostiamo cose. Ecco, anche io in questo caso ho
spostato. O meglio ci hanno spostato. Da un luogo ad un altro. Poco importa se
questo luogo esista o meno. Quello che conta è il viaggio. Oppure no?
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