NON SENSE PHOTO #11 - FACCE

Forse già lo sapete. Sono papà di una splendida bimba. No, tranquilli non è il post dove chiacchiero di mia figlia coprendola di virtù come fanno normalmente tutti i padri e postando innumerevoli sue immagini che la riprendono in tutte le situazioni della sua quotidianità. Quel post non vedrà mai la luce.

IN realtà avere una figlia, o un figlio, sopratutto se di età molto piccola ti permette di avventurarti in quei luoghi chiamati parchi con una macchina fotografica al collo senza essere guardato male dai genitori degli altri infanti (a ragione aggiungerei, i tempi purtroppo sono profondamente diversi da quando ero io il piccolo fruitore del parco).

Avere la macchina sempre dietro permette (oltre all'indubbio vantaggio di realizzare splendidi ricordi della tua prole, che guarderai con nostalgia e lacrimuccia annessa quando questa sarà grande, via di casa chissà dove) anche di indagare il parco e i suoi misteri. Misteri si, perché ci sono almeno un paio di cose degne dell'indagatore dell'incubo. Una fra tutte le facce. Non quelle degli altri pargoli che, beati loro, scorrazzano liberi come longhorn americani ignari del fatto che loro breve vita finirà nell'hamburger di qualche adolescente brufolose. No, parlo delle facce stampare sui giochi.

Facce, che ti guardano a volte sorridenti, a volte minacciose. Ecco qui sta il vero non sense del post. Non nelle foto. Oddio, forse tanto senso nemmeno loro lo hanno, come sempre le foto di questa rubrica del resto. Il non sense qui sta proprio nel soggetto. Perché mettere delle facce sui giochi? Perché mettere le facce sulle protezioni di scivoli, mini ponti tibetani, scale e scalette? Ai miei tempi non esistevano e siamo venuti su piuttosto bene direi. Ai miei tempi era anche difficile trovarle le protezioni sui giochi. Però il buon senso si vendeva a quintali questo si. Oggi il buon senso scarseggia e in compenso abbondano le protezioni per evitare di finire di sotto. E ad ogni buon conto ti ci metto una bella facci così nemmeno ti avvicini alla protezione e siamo tutti più tranquilli.

Provate a farci caso quando andate a portare figli, nipoti, figli di amici al parco. Guardare i loro scivoli ultramoderni in plastica atossica, realizzati secondo le più moderne teorie educazionistiche, posate sopra un occhio da fotografi e guardate quelle facce. Qual è il loro senso?

Alla prossima...





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