ALTRI TEMPI

Quando si stava peggio si stava meglio. I tempi andati sono sempre i migliori.

Bellissime frasi fatte, piene di retorica, che inesorabilmente ci legano al passato. Un'ancora, una palla di metallo che ci portiamo dietro e di cui non riusciamo proprio a fare a meno. Eh si, perché sarebbe facile togliersi questo peso e andare leggeri verso il futuro ma probabilmente non abbiamo il coraggio di farlo. Di coraggio si tratta, non di essertene in grado. A volte stiamo meglio non sapendo cosa ci aspetta. Quando basterebbe poco per stare meglio.

Così per le nostre città vedi ancora carretti trainati da cavalli, usciti da un portale interdimensionale pensi. Invece no. Sono usciti da qualche cascina soffocata da immensi palazzoni che ancora resiste con le sue tradizioni nonostante tutto. Le auto, le tangenziali, la velocità. Resiste ad una Vita lenta. Fatta di tradizioni. Una Vita d'altri tempi. Una Vita che si rifiuta di vivere nel presente e si ancora al passato con tutte le sue forze.

Tu li guardi come fossero alieni. Loro guardano te, con la tua auto nuova fiammante, il tuo orologio enorme al polso, i tuoi vestiti sgargianti, come se l'alieno fossi tu.

Due mondi che per un attimo, per uno scherzo del caso, si incontrano, si guardano negli occhi e non si comprendono.  Non si capiscono. Non vogliono capirsi. E ognuno tira dritto per la sua strada. Due strade che portano in direzioni opposte e che mai potranno incontrarsi. Due strade destinate a separare per sempre ciò che invece dovrebbe procedere unito verso un unico obiettivo.

Mi chiedo sempre come facciamo a dirigerci verso l'inevitabile progresso se ancora abbiamo una parte di noi rivolta la passato.

Alla prossima...






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